Synergy Pathways is proud to support a visionary initiative in Colombia
22 June 2017


Synergy Pathways is proud support the “GRANDE TORINO” AMERICAS CLUB project (the name “GRANDE TORINO” relates to the legendary Italian soccer team from Turin that tragically perished in a dramatic flight accident on May 4th 1949 ) to help young boys and girls from the Cartagena de Indias - Colombia learn to understand and leverage upon their greatest lifetime asset: themselves and their positive attitudes to conquer opportunities and overcome the challenges of life. 

Go Toritos (little bulls) go! 

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Dr. Gianfranco Chiappo has been the visionary founder of the initiative. What follows is an article he wrote that illustrates the history and developments of the entire initiative.


NIÑOS CECOREX

“GRANDE TORINO” AMERICAS CLUB

I TORITOS: UNA LUNGA STORIA


4 MAGGIO 1949: dopo pochi giorni da questa data incomincia  la”lunga marcia “ dei toritos. Sí una lunga marcia che prende inizio dal sagrato del Duomo di Torino per percorrere quasi il giro del mondo e, al finale (o chissá) approdare a Cartagena de Indias in Colombia.

Quel giorno , fatidico, pochissimi anni dalla fine della guerra piú distruttiva che finora ha percorso il cammino dell’umanitá, di fronte  a centinaia di migliaia di persone, raccolte in un silenzio carico di sofferenza e insieme di rabbia verso un destino assurdo, si concludeva una storia che non era solo sportiva ma rappresentava un’epoca di un popolo, un simbolo di rinascita e di riacquistata dignitá.  E forse questa morte era il sublimarsi di un momento irripetibile. Era la rappresentazione stessa di un immenso sforzo di un popolo per riemergere, per dire : “ci siamo”. Sicuramente i volti erano rigati da lacrime vere, peró racccolti in un dolore, che pur per certi versi straziante, si accompagnava ad una dignitá uguale in tutte le classi sociali. Nulla a che vedere con i folcloristici funerali delle celebritá, o supposte tali, di oggi. Altro momento di stupiditá collettiva, con gente che accorre solo per farsi vedere o perché catturata dai mass media e sfoggia improponibili applausi. Le analisi delle fotografie dei funerali del  Grande Torino e di quelli attuali parlano piú di mille disanime sociologiche. Sí perché nel pomeriggio di quel giorno piovoso, il 4 maggio 1949, si era verificata la piú grande tragedia che abbia colpito una squadra di football in tutta la storia. Nell’aereo che si schiantava sulla collina di Superga, altura che sovrasta Torino, a pochi minuti dall’atterraggio, vi era non solo l’intera squadra, le riserve , ma anche allenatore , dirigenti , accompagnatori e giornalisti. Un vero armageddon, una distruzione totale.

Il bambino di 5 anni che assitette a quello spettacolo insieme grandioso e ricco di profonda emotivitá  decidette da quel momento che parte della sua vita sarebbe stata dedicata a perpetrarne la memoria oltre il significato puramente sportivo, come un insieme di utopia di vita e valori.

Una cavalcata delle Valkirie non con scopo guerriero ma con l’immagine di una memoria che non puó rimanere sepolta dal tempo e rinasce nei suoi valori intrinseci come l’araba fenice.

E dunque dopo aver partecipato a diverse attivitá sportive e calcistiche nel 1973 nasce la prima importante creatura e fonda il Club Medici Granata (primo club al mondo che unisce i camici bianchi sotto una bandiera sportiva e non solo, fra l’altro il piccolo é diventato medico) e che l’anno seguente si trasforma in Club Medici e Professionisi Granata (granata é il colore delle maglie del Torino, il protagonista delle note iniziali).  La risonanza valica i confini italiani e siamo ricevuti in 26 paesi  e instauriamo ponti di amicizia con 47 diverse istituzioni e federazioni nazionali. 

Capovolgendo piú volte e velocemente la clessidra il medico, giá cresciutello, con diverse realtá internazionali fa piú volte ii giro del mondo, in 91 paesi, e ovunque lascia una testimonianza granata; sotto l’ egida del Toro Club Mundial nascono piccoli gruppi a Sidney, Rio, Buenos Aires, ecc.

Va ricordatto che tutti questi gruppi non solo hanno in comune un significato sportivo ma anche l’attenzione all’infanzia,  creando strutture sportive ad essa dedicate.

Altro salto nello spazio-tempo e arriviamo al 21 secolo. Ci troviamo in Colombia,  a Cartagena de Indias,  e nel 2002 nasce il Toro Club Caribe , primo embrione  di tutte le attivitá di  cui parleremo.

Successivamente nel 2013, in particolare con l’aiuto dell’amico Giorgio Capirone che é il nostro rappresentante in Messico  (e crea sotto la nostra egida il Toro Club Messico), nasce il Toro Club Caribe y de las Americas che unisce tutte le nostre rappresentanzae  delle diverse localitá e nazionalitá.   

Ed eccoci ad oggi, l’ultimo giorno di giugno del 2017 arriviamo a quella che sará la denominazione definitiva e vorrá tornare alle origini con il nome che piú gli appartiene: “GRANDE TORINO” AMERICAS CLUB. Cosí si unirá la genesi, GRANDE TORINO, con la sua estensione territoriale AMERICAS.

Attualmente il lavoro pratico piú importante si svolge in Cartagena, Colombia, dove nei tre centri di Barú, Campestre e Turbaco stiamo attendendo circa 300 bambini e bambine ( i nostri TORITOS e CHICAS GRANATAS). Con lo sport , che é l’unica arma veramente vincente, ci proponiamo di allontanare dalla strada tanti giovani. Peró le nostre squadre non vogliono assolutamente essere composte solo da indigenti ma unire ai píú bisognosi anche  giovani di strati piú favoriti, proprio per allontanare il fenomeno “ghetto” e dimostrare che possono benissimo convivere anche se di strati sociali diversi. Inoltre, anche se lo sport é la nostra base di lavoro, affianchiamo asistenza sanitaria, sociale e scolastica. Il nostro leit motiv e che senza una sia pur minima educazione di base non si va in alcun lado e sempre si resterá esclusi  o nelle mani di qualcuno (mestieranti, procuratori, procacciatori o altre forme simili al sempre moderno “caporalato” di mafiosa attualita´).

Tutta l’attivitá si svolge sotto l’egida di CECOREX Ong internazionale di cui un settore é dicato ai giovani con la dizione NIÑOS CECOREX. Lo staff intero, nei diversi settori, lavora completamente a titolo gratuito peró é ovvio che le spese sono ingenti ( ai nostri giovani dobbiamo fornire tutto dall’acqua all’ alimentazione, attrezzature anche se modeste, strutture anche se minimali, tutto). Le nostre squadre hanno avuto inizalmente dei patrocinatori e vorrei sottolinearne quattro fra le diverse: da uno dei centri italiani  piu piccoli Castiglione Piemonte (poche migliia di abitanti)tramite il Toro Club , al Toro Club del Messico (capitanato da Giorgio Capirone) , dall’India (sí India) per merito di Samit e Riccardo di Synergy Patwhays a FGF Italia di Silvana Sattanino. Ma soprattutto ai tanti amici colombiani, italiani (vero massimo, iginio, gianni, alberto, guido,lorenzo, ecc) che dall’Italia ed altri paesi ci aiutano.

Da un a ideale siamo arrivati fin qui e il futuro sará  soprattutto nelle mani di chi ci aiuterá al di la´di frontiere, barriere , colori, ecc. Tutte idiozie di un passato che non vuole morire o almeno cosí pare. Continueremo ad essere come i bambini capricciosi e volubili anche su ...Marte?




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